Prevenire è meglio che curare
Prendersi cura della propria salute e del proprio benessere a breve e lungo termine non può prescindere dalla prevenzione cardiovascolare: è importante sapere che le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte o invalidità del mondo, compresa l’Italia, ed hanno un profondo impatto umano, sociale ed economico.
I fattori di rischio
Esistono delle patologie che interessano e danneggiano il cuore e/o i vasi sanguigni e sono strettamente correlate alle malattie metaboliche, prime responsabili di eventi cardiovascolari dannosi.
I quattro tra i più importanti fattori di rischio riconosciuti a livello clinico sono:
- iperglicemia
- ipertensione
- dislipidemie (come l’ipercolesterolemia)
- obesità
Queste condizioni si influenzano a vicenda, e non è raro che più di una tra queste si presentino contemporaneamente nello stesso soggetto.
Nei casi in cui se ne presentino 3 o più potrebbe trattarsi di “sindrome metabolica”.
La sindrome metabolica
Predispone ad un rischio due volte maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari e cinque volte maggiore di sviluppare il diabete, e la sua incidenza è in continua crescita soprattutto tra i soggetti di età superiore ai 50-60 anni.
Oltre a causare un danno diretto, i vari fattori di rischio generano uno stato di infiammazione cronica silente che in un primo momento non genera sintomi evidenti, ma a lungo andare causa disequilibri che accumulandosi accelerano l’invecchiamento e aumenta il rischio di sviluppare malattie croniche.
Prevenire è meglio che curare
Visto il rischio che comportano, è importante impegnarsi attivamente per contrastare queste patologie.
La prevenzione è la strategia vincente per custodire la salute di cuore e vasi sanguigni attraverso l’intervento sui fattori di rischio, che aumentano la probabilità di manifestare o aggravare patologie impattanti sulla qualità della vita.
Ciò che gioca a nostro favore è proprio la possibilità di agire in modo decisivo per evitare il più possibile questi scenari proprio perché la salute del cuore non è solo questione di genetica!
I fattori di rischio cardiovascolari si dividono in “non modificabili” e “modificabili”.
I fattori modificabili sono i quattro fattori metabolici già citati che possiamo controllare migliorando l’alimentazione e lo stile di vita. I fattori “non modificabili” sono: età, fattori genetici, genere ed etnia sui quali purtroppo non abbiamo nessun potere.
E allora, concentriamoci su ciò che è in nostro potere! Ricordiamo che tra i fattori “modificabili” rientrano anche lo stile di vita sedentario e la cattiva alimentazione, che rendono ancora più evidente l’importanza delle nostre scelte. Monitorare il peso corporeo e la circonferenza addominale, fare attenzione all’alimentazione, mantenersi attivi e tenere sotto controllo i valori di glicemia, pressione e profilo lipidico con analisi periodiche sono tutti ottimi alleati che sostengono la nostra salute!
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